Ne sentiamo parlare sempre più spesso.
E no, non mi riferisco alle crisi nel mondo, mi riferisco agli NFT.
Già. Hai presente quelle immagini strane, per lo più di scimmie, che vengono vendute a cifre con le quali puoi comprarti un’isola nel mondo reale?
Ecco, in questo articolo tralasciamo la bellezza o bruttezza delle immagini, dato che son cose soggettive.
Scopriamo invece cosa sta sotto, visto che sicuramente ti è balzata per la testa almeno una volta la domanda:
“Ma cosa sono questi NFT? Cioè, letteralmente, di che si tratta? Che senso hanno?”
Partiamo con ordine: vediamo subito cosa sono (cercherò di non essere troppo tecnico ma non prometto nulla).
L’NFT è un token non fungibile (Non Fungible Token, per chi vuol fare l’inglese), ovvero un gettone che certifica la proprietà (intellettuale) di un oggetto digitale unico.
Si sfrutta la blockchain per registrare e autenticare questi oggetti digitali: è un po’ come se la blockchain fosse un notaio che certifica che quel file è la versione originale.
Ed è proprio grazie alla blockchain che questo oggetto rimane unico e non può essere contraffatto o replicato in alcun modo (una delle principali caratteristiche che rendono così importante la tecnologia blockchain, infatti, è la trasparenza).
Bene, scommetto che ora hai capito anche che non puoi provare a fare uno screenshoot di un’immagine da milioni di dollari sperando di farci un bel bottino, perché la blockchain non si frega!
Adesso però voglio lasciarti con una riflessione:
In questo periodo storico stiamo sicuramente “sperimentando” cosa sono gli NFT attraverso immagini e speculazione pura, ma pensa a quali utilizzi concreti potrebbe avere in futuro questa nuova tecnologia e a come potrà cambiare le nostre vite…
Saremo finalmente davvero proprietari dei nostri contenuti digitali?
Serviranno ancora i notai nella società del futuro?
Articolo redatto da Jason Murra