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Come proteggersi dall’inflazione: le stablecoin

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Sentiamo dire da tutte le parti che l’inflazione sta mangiando silenziosamente i nostri soldi, che quest’anno è già a livelli record e che bisogna correre ai ripari.
Ma si può correre ai ripari dall’inflazione nel mondo crypto senza dover andare incontro alle oscillazioni di valore che tanto le contraddistinguono?

La risposta naturalmente è sì!

Per venire incontro a questo bisogno esistono crypto poco menzionate seppur tra le più usate al mondo: le stablecoin.

Le stablecoin sono quelle crypto che ti consentono non solo di non subire esposizioni alle variazioni del mercato finanziario, ma persino di guadagnare soldi ad un tasso di interesse utopico per il mercato finanziario tradizionale.

Ma facciamo un passo alla volta: vediamo prima cosa sono e poi in che modo possono farci comodo per guadagnare.


Cosa sono le stablecoin?


Mettiamola sul semplice: le stablecoin, come dice il nome, sono delle monete “stabili”.
E per stabili intendiamo che il loro obiettivo è rappresentare fedelmente il valore di qualcosa in un rapporto 1:1.

Facciamo un esempio: nel mondo crypto esistono varie stablecoin che rappresentano il dollaro all’interno del mondo degli asset digitali.
La più famosa è Tether (USDT), terza cryptovaluta per capitalizzazione al mondo (attualmente 83 miliardi di dollari), nata con lo scopo di essere adottata come dollaro digitale per permettere di agevolare gli scambi nel mondo delle cryptovalute. 1 Tether (USDT) vale 1$ dollaro americano.


Ma come fanno a stare in piedi queste stablecoin?

Esistono due tipi di stablecoin: quelle collateralizzate da una moneta/materia (che può essere moneta reale, oro oppure un’altra crypto) e quelle algoritmiche.

Le prime sono le più diffuse e prevedono, se prendiamo l’esempio del dollaro USDT, che per ogni USDT coniato nel mondo digitale ne viene depositato uno reale in una riserva, a fare da garanzia qualora l’utente volesse riavere indietro i soldi reali.

Le stablecoin algoritmiche, invece, non hanno qualcosa di reale a supportare il loro valore e si affidato esclusivamente ad un algoritmo studiato per bilanciare la moneta e tenerla ancorata il più possibile al valore di riferimento (per esempio un dollaro).

In soldoni, questo algoritmo fa in modo di controllarne la stampa e rendere la moneta inflazionata o deflazionata opportunamente con costanti regolazioni, per mantenere sempre il valore prestabilito.


Va bene, ma come ci guadagniamo da queste stablecoin?



Cerchiamo di farla semplice anche qui.

Ti basta convertire i tuoi euro in dollari digitali (come USDT, USDC, BUSD, DAI, TUSD, ecc.) e metterli a rendita (staking), ovvero tenendo fermi i soldi su una piattaforma CeFi o DeFi.

Di che percentuali di rendita parliamo? Partiamo da una media del 6/10% annuo sulle piattaforme centralizzate come crypto.com e Binance, fino al 18/20% annuo su piattaforme decentralizzate.

Bello, no?


E se tutto questo ti affascina ma non hai ancora le competenze per districarti in autonomia, dai un’occhiata ai nostri corsi Entry Level (per i principianti nel settore) ed Introduzione alla DeFi (per quelli che vogliono sapere davvero tutto sul mondo della finanza decentralizzata).
Un investimento il cui ritorno annuo supera ampiamente quello di qualsiasi crypto!



Articolo redatto da Jason Murra

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